Il Gold Standard tra passato e futuro

The Spotlight

10 minuti di lettura

9 ott 2024

lingotti d'oro su una banconota da un dollaro USA

Dall'antichità ai giorni nostri: perché lo standard aureo, abbandonato nel 1914 dall’Italia, continua a essere al centro del dibattito economico.

Il dibattito sul Gold Standard continua a suscitare opinioni contrastanti tra economisti e studiosi di tutto il mondo. Da un lato, c'è chi lo considera una soluzione ai problemi di debito nazionale e inflazione persistente; dall'altro, c'è chi lo ritiene un modello obsoleto, già superato dai limiti che ha mostrato nel passato. Ma chi ha ragione?

In questo articolo, esploreremo i vari aspetti legati al Gold Standard (in italiano, standard aureo), spiegando che cos'è, i relativi vantaggi e svantaggi e analizzandone la rilevanza storica e la possibile applicazione nel contesto economico e monetario odierno.

Cos’è il Gold Standard?

Il Gold Standard, conosciuto anche come sistema aureo, è un sistema monetario in cui la valuta di un paese è direttamente legata all'oro. In pratica, ciò significa che le monete o le banconote in circolazione possono essere scambiate con oro fisico presso una banca centrale a un tasso di cambio fisso. Quindi, il valore della moneta in circolazione è equivalente al valore delle riserve auree detenute dalla banca centrale del paese.

Il Gold Standard, nella sua forma più semplice, si basava sull'uso di monete d'oro come denaro, come avveniva nell'antichità, a partire dal 550 a.C. Con il tempo, però, il sistema si è evoluto secondo modalità più complesse, in cui le banconote, emesse dalle banche centrali, potevano essere convertite in oro su richiesta.

È importante distinguere il Gold Standard dal concetto di Gold Backing. Mentre il primo implica che una valuta sia completamente coperta dall'oro, il gold backing si riferisce a un sistema in cui solo una parte della valuta è sostenuta da riserve auree. I sistemi di Gold Standard applicati nella storia sono stati vari e includevano spesso elementi di gold backing.

I vantaggi e gli svantaggi di un sistema monetario basato in tutto o in parte sull’oro (Gold Standard)

un uomo in equilibrio tra vantaggi e svantaggi

Il Gold Standard ha sempre suscitato un acceso dibattito tra economisti e politici. Vediamo insieme quali sono i vantaggi e gli svantaggi del sistema aureo, e quindi di un sistema monetario basato sull’oro.

I vantaggi del Gold Standard

I sostenitori di un sistema monetario basato sull’oro sostengono che questo possa rappresentare una risposta valida ai problemi economici contemporanei, per via delle caratteristiche uniche del metallo prezioso per eccellenza, che ne limitano la disponibilità e richiedono costi significativi di estrazione. I principali vantaggi dello standard aureo sono:

  • Stabilità monetaria: il Gold Standard limita l'emissione di moneta, impedendo un'inflazione eccessiva e promuovendo una gestione più responsabile delle finanze pubbliche. Questo rende impossibile per i governi stampare denaro senza limiti, poiché basato su una risorsa limitata, proteggendo l'economia da episodi di iper-inflazione che potrebbero destabilizzare il paese.
  • Prevenzione del debito nazionale: legare la valuta all'oro scoraggia l'aumento indiscriminato dell'offerta di moneta, riducendo il rischio di accumulare debiti insostenibili e proteggendo l’intero sistema economico nazionale.
  • Fiducia nella valuta: la convertibilità della moneta in oro rafforza la stima degli investitori e dei cittadini nel valore della valuta e nella sua stabilità, rendendola meno vulnerabile alle crisi di fiducia.
  • Stabilità dei tassi di cambio: un sistema basato sull'oro garantisce tassi di cambio fissi tra valute diverse, favorendo il commercio internazionale e riducendo l'incertezza economica globale. Infatti, con valute nazionali convertibili in oro a un tasso di cambio fisso, i tassi di cambio tra queste valute si stabilizzerebbero automaticamente, favorendo uno sviluppo economico più equilibrato tra le nazioni.

Gli svantaggi dello standard aureo

Nonostante i numerosi benefici del Gold Standard, esistono anche alcuni svantaggi, che hanno portato molti economisti a considerarlo un sistema monetario superato. Tra questi, i principali sono:

  • Mancanza di flessibilità: un sistema monetario legato al valore fisso dell'oro non riesce a rispondere efficacemente alle crisi economiche e neppure a necessità di valuta straordinarie. Ad esempio, durante la crisi finanziaria del 2008/2009, le banche centrali aumentarono l'offerta di moneta per stabilizzare i mercati, un'azione impossibile con il Gold Standard. È proprio questa la ragione all’origine dell’abbandono di questo sistema, nel 1914, quando la Prima guerra mondiale rese necessaria una riduzione delle riserve auree al di sotto del limite legale per poter aumentare la base monetaria e finanziare la spesa militare.
  • Inadeguatezza di fronte alle sfide future: affrontare problemi globali come il cambiamento climatico richiede politiche monetarie flessibili e innovative. Un sistema basato sull'oro, con la sua rigidità e scarsità, non è in grado di fornire tali risposte, limitando l'intervento dei governi in situazioni di emergenza globale o rapide trasformazioni economiche.
  • Esperienza storica di instabilità: lo standard aureo non è mai stato completamente stabile. Eventi storici significativi, come la Prima guerra mondiale, hanno dimostrato la necessità di mettere fine al Gold Standard per poter affrontare necessità finanziarie urgenti. Questo suggerisce che, sebbene teoricamente valido, un sistema monetario completamente basato sull’oro non sia pratico in situazioni di crisi, mettendo in discussione la sua efficacia a lungo termine.

La rigidità del Gold Standard equivale anche all’impossibilità di aggiustare i tassi di cambio. Pertanto, in un sistema monetario basato esclusivamente sull’oro, i paesi colpiti da shock economici o perdite di competitività non potrebbero svalutare le proprie valute, ma dovrebbero fare affidamento sulla deflazione interna, una soluzione spesso dolorosa e politicamente difficile da attuare.

La storia del Gold Standard

un uomo che sale la scala per imparare la storia del gold standard

Nel corso della storia, diversi sistemi monetari si sono basati sull’oro, con caratteristiche e implicazioni economiche uniche. In particolare, si è passati dal bimetallismo al Gold Standard puro, seguito dal sistema di Bretton Woods e da un successivo abbandono di qualsiasi correlazione tra sistema monetario e oro.

Il bimetallismo

Il bimetallismo è uno dei più antichi sistemi monetari basato (anche) sull’oro, risalente al VI secolo a.C. In questo sistema, le monete in circolazione sono sia d’oro che d'argento e servono come mezzo di pagamento ufficiale. Lo Stato ha il monopolio sulla produzione monetaria, controllando così la qualità e l'offerta della moneta. Inoltre, le monete hanno un valore nominale che, al netto delle spese di coniazione, corrisponde al valore del metallo contenuto in esse. In questo modo, lo Stato stabilisce il contenuto di metallo di ogni moneta e, di conseguenza, anche i prezzi ufficiali dei due metalli ("rapporto legale"). Se esistono banconote, queste possono essere convertite liberamente in monete.

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Il Gold Standard

Il primo paese ad adottare il Gold Standard fu il Regno Unito nel 1815, passando dal bimetallismo allo standard aureo a causa della sopravvalutazione delle monete d'oro. Questo sistema fu temporaneamente interrotto durante le guerre napoleoniche, ma fu successivamente ripristinato.

Nel corso del XIX secolo, molti paesi utilizzavano ancora sistemi bimetallici o basati sull’argento. Tuttavia, l'influenza economica della Gran Bretagna portò molti di essi a optare per il Gold Standard. Il primo a seguire il Regno Unito fu il nuovo Impero tedesco, che adottò lo standard aureo nel 1871, introducendo il marco aureo. Nell'ultimo quarto del XIX secolo, numerosi altri paesi, tra cui Belgio, Svizzera, Danimarca, Francia, Italia e Giappone, adottarono il Gold Standard. Alla fine del secolo, solo pochi paesi, come Cina, El Salvador, Persia, Honduras e Guatemala, non avevano ancora adottato questo sistema.

Negli Stati Uniti, il Gold Standard fu ufficialmente adottato solo nel 1900, dopo un periodo di standard bimetallico e di moneta inconvertibile durante la guerra civile.

Dollaro USA standard e monete d'oro

La fine del Gold Standard, o sistema aureo, iniziò con la Prima guerra mondiale. Questa rappresentò un punto di svolta, poiché la necessità di finanziare la guerra spinse la maggior parte dei paesi a sospendere la correlazione con l’oro, per poter far fronte alle necessità finanziarie straordinarie.

Il sistema di Bretton Woods

Dopo la Seconda guerra mondiale, fu adottato il sistema di Bretton Woods, dal nome della conferenza in cui fu creato. Questo sistema prevedeva che solo il dollaro statunitense fosse sostenuto dall'oro, scambiato a un tasso fisso di 35 dollari l'oncia. Le altre valute erano legate indirettamente all'oro attraverso il dollaro.

I paesi partecipanti si impegnarono a mantenere il valore del dollaro rispetto alle proprie valute tramite l'acquisto o la vendita di valuta estera, ma il sistema presentava svariati problemi. Infatti, gli Stati Uniti erano liberi di stampare dollari senza limitazioni per stimolare l'economia e le riserve di dollari all’estero presto superarono le riserve auree degli Stati Uniti, rendendo impossibile la conversione dei dollari in oro.

Nel 1971, Richard Nixon annullò unilateralmente il sistema di Bretton Woods, segnando la scomparsa definitiva dell'oro come mezzo di pagamento e l'inizio di un'era di valute fiat completamente scollegate dall'oro.

Oggi, però, si sta tornando a parlare di Gold Standard.

Il futuro del Gold Standard

Negli ultimi anni, il dibattito sul ritorno al Gold Standard ha riacquistato vigore, suscitando interesse per il potenziale di questo sistema monetario nell'affrontare le sfide economiche attuali e future. Ma perché si parla di un possibile ritorno al Gold Standard e quali sono le prospettive?

lingotti d'oro sulla mappa del mondo

Perché si parla di un ritorno al Gold Standard?

Le ragioni per cui lo standard aureo è tornato ad interessare economisti ed esperti sono molte. Per prima cosa, il recente accumulo di oro da parte delle banche centrali. Infatti, dall'inizio del 2020, le banche centrali di tutto il mondo hanno intensificato l'acquisto di oro, raggiungendo il livello più alto dal 1971, anno della fine del Gold Standard. Questa tendenza è stata accompagnata dalla decisione della Banca dei regolamenti internazionali (BRI) di Basilea di considerare l'oro fisico come equivalente al contante, trasformando l’oro fisico in “cash equivalent” e “risk-free” nei bilanci dei grandi gruppi bancari. Si tratta della prima ri-monetizzazione dell’oro dai tempi di Bretton Woods.

Le banche centrali detengono oro, anche senza Gold Standard, per varie ragioni:

  • L’oro è considerato un bene rifugio, visto che tende a mantenere il proprio valore nei periodi di incertezza economica e crisi geopolitiche.
  • L'oro offre una protezione contro l’inflazione per via della sua scarsità e del suo valore intrinseco.
  • Da sempre, è utilizzato dalle banche centrali come una sorta di assicurazione per sostenere le loro valute in tempi di instabilità economica, fungendo da strumento di stabilità e sicurezza per le economie nazionali.

Anche la pandemia da COVID-19 ha contribuito a riaccendere il dibattito sul Gold Standard, amplificando le difficoltà economiche preesistenti. L'inflazione crescente e i tassi d'interesse bassi hanno spinto molti esperti a riconsiderare lo standard aureo come una soluzione attraente per garantire stabilità economica e protezione contro l'inflazione.

Inoltre, un ritorno a un sistema monetario basato sull’oro è stato proposto da figure politiche di spicco, primo tra tutti Donald Trump, ed è spesso associato alla nuova valuta BRICS+ in fase di sviluppo.

Molti economisti e politici hanno già iniziato a presentare proposte per un ritorno allo standard aureo. Lo hanno fatto riprendendo alcune idee maturate per far fronte ad alcune delle limitazioni storiche di questo sistema, come quelle presentate negli anni ’60 da Jacques Rueff (1896-1978), economista liberale francese, o nel 1984 da Lewis E. Lehrman (1938 -), banchiere ed economista statunitense.

Considerando che, sotto il Gold Standard, l’economia degli Stati Uniti è cresciuta a una media annuale del 4%, il doppio del livello dal 2000, è facile comprendere perché un ritorno a questo sia benvisto da molti.

Nonostante queste aperture, un ritorno ad un sistema monetario basato sull’oro non sembra imminente, sebbene non impossibile! Sembra ormai chiaro, infatti, che l'inclusione dell'oro in un sistema monetario globale potrebbe offrire una soluzione valida per far fronte alle sfide economiche del nostro tempo. Rimane da scoprire quali sarebbero le prospettive future per questo metallo, in caso di ritorno ad uno standard aureo.

Gold Standard o meno, investire in oro conviene

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